Il capotasto mobile
La chitarra
Il capotasto mobile è uno strumento meccanico a tensione regolabile che serve a premere tuttte le corde contemporaneamente su un determinato tasto. Così facendo accorcia la porzione vibrante delle corde libere, aumentando di fatto l'altezza delle note prodotte. Esso consente, quindi, di trasportare la musica in una tonalità diversa mantenendo la diteggiatura degli accordi originali e agendo, in realtà da barrè artificiale.
E' molto comodo quando il brano da suonare, specie su una chitarra acustica con corde in metallo, si compone di una successione di accordi con il barrè: in casi come questo, posizionando opportunamente il capotasto, è possibile ottenere gli stessi accordi utilizzando ditteggiature che non prevedono il barrè.
Il capotasto mobile avrà, quindi, anche la funzione di ricreare la sonorità tipica delle corde a vuoto ed in qualsiasi posizione del manico. Potremo, così, suonare un MIb maggiore in terza posizione , con la medesima sonorità di un DO in prima posizione.
Inoltre non dimentichiamoci che se accompagnamo qualcuno nel canto, sarà utilissimo per cambiare la tonalità ed adeguarsi alla voce di chi canta. Grazie a questo accessorio potremo accompagnare una cantante la cui estensione vocale è più adatta alla tonalità di Re, suonando gli accordi nella tonalità di Do semplicemente posizionando il capotasto sul secondo tasto. In questo modo, ogni nota risulta due semitoni più alta , e il Do diventa Re.
Viene utilizzato in quasi tutti i generi musicali: folk, country, bluegrass, pop, rock, flamenco, ecc.. Solo il jazz e la musica classica ne fanno un uso limitato.
Il capotasto mobile ha la finalità di far aumentare l'altezza delle note prodotte dalle corde a vuoto di un semitono per ogni tasto su cui viene posizionato, partendo ovviamente dal primo. Se per esempio fissiamo il capotasto sul terzo tasto, la prima corda a vuoto diventa Sol (tre semitoni sopra il Mi a vuoto); il Si diventa Re; il Sol diventa Sib; il Re diventa Fa; il La diventa Do; il Mi Basso diventa Sol basso.
E' facile vedere due chitarristi che suonano insieme: mentre il primo esegue gli accordi normalmente, per esempio, in tonalità di Do, il secondo suona in quella di Sol con il capotasto posizionato sul quinto tasto. Ebbene gli accordi saranno gli stessi ma con timbriche diverse con un grande risultato in termini di colore e qualità del suono ottenuto.
A titolo di esempio riporto uno schema che illustra l'effetto del posizionamento del capotasto mobile. Nella prima colonna viene riportato l'accordo iniziale. Nella seconda, il tasto dove posizionare il capotasto mobile. Nella terza, l'accordo prodotto mantenendo la stessa diteggiatura dell'accordo iniziale.
In commercio esistono diversi tipi di capotasto mobile, anche se tutti dovrebbero assolvere lo stesso compito: alzare l'intonazione della chitarra senza variare la posizione degli accordi. E' bene tener presente che spesso, specie nelle chitarre di minor pregio,il posizionamento del capotasto mobile può presentare inconvenienti in termini di accordatura della chitarra.